La rivoluzione genetica, lectio di Mauro Giacca

Quando

25 set 18

martedì 25 settembre '18

Prezzo

Gratis

Dove

Sala Fucine

Sono passati solo poco più di 50 anni dalla scoperta del DNA quale molecola in cui risiede l’informazione ereditaria ma già medicina, linguaggio, economia e società sono largamente permeate dall’influenza della genetica. La scoperta che la struttura dei geni è conservata in virtualmente tutte le specie viventi sul pianeta e che il codice genetico, che regola il loro utilizzo, è ugualmente universale è affascinante e sorprendente. Ma ancora di più lo è la possibilità di usare l’informazione genetica per applicazioni tese a migliorare la medicina, l’agricoltura e la produzione di energia.
In ambito medico, la genetica oggi consente la predizione dello stato di malattia e la scelta di terapie personalizzate. La ricerca medica se ne avvale per generare animali geneticamente modificati, il cui utilizzo come modelli di malattia è inestimabile. In agricoltura, è possibile creare piante geneticamente modificate resistenti ai parassiti o capaci di sopportare condizioni climatiche avverse. Con le biotecnologie genetiche è altrettanto possibile utilizzare prodotti di scarto o organismi che crescono in grandi quantità come le alghe quale fonte di energia rinnovabile e pulita. Oppure farmaci da utilizzare per la terapia umana: sono più di 350 oggi quelli che già si possono trovare sugli scaffali delle farmacie, dall’insulina (il primo) fino ai più recenti anticorpi monoclonali per la terapia dei tumori. Fino a giungere anche ad applicazioni estreme, quali la creazione di animali umanizzati per ottenere organi simili a quelli umani, ottimi per i trapianti di rene, fegato e polmoni. Grazie alle manipolazioni genetiche è anche possibile generare virus modificati da utilizzare come navicelle per trasportare i geni. Così si curano alcune malattie ereditarie, come i difetti del sistema immunitario o le cecità congenite. Con grandi promesse anche per altre malattie ora incurabili ma molto diffuse, come il morbo di Alzheimer o l’infarto cardiaco.
Non senza molti quesiti etici, morali e filosofici di non facile soluzione. Fino a che punto è giusto ingegnerizzare la natura? Dove porre il limite sottile tra il lecito e l’illecito? Come prevenire l’utilizzo dannoso o fraudolento delle tecnologie? E, infine dove depositare e come utilizzare l’informazione genetica privata di ciascun individuo? Quesiti, questi, tutti di difficile e sfaccettata interpretazione. Con un'unica certezza: che la loro risposta non può prescindere da un’informazione corretta, appropriata e misurata.

La rassegna “Scintille - Le quattro rivoluzioni” è dedicata al tema dell’innovazione tecnologica; grazie alla collaborazione con il professor Juan Carlos De Martin del Politecnico di Torino, verrà proposta una serie d’incontri con un unico relatore che racconti una “scintilla” ovvero una “rivoluzione”: una idea o un progetto o una invenzione che ha cambiato qualcosa nel nostro modo di vivere. Quattro importanti rivoluzioni tecnologiche intrecciate tra loro che influenzeranno, in modi che adesso forse non ci sono ancora del tutto chiari, non solo il nostro modo di vivere e di produrre, ma persino il nostro stesso corpo. Ogni incontro metterà in evidenza sia i benefici, attesi per l’umanità, sia i rischi legati a tali tecnologie per fornire una visione d’insieme dei grandi cambiamenti tecnologici del nostro tempo e dell’impatto che avranno sulla società.

 

Biografia

Il Professor Mauro Giacca si è laureato in Medicina e Chirurgia all’Università di Trieste nel 1984 ed ha conseguito un Dottorato di ricerca in Microbiologia presso l’Università di Genova nel 1989. Dal 2014, è il Direttore Generale dell’International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology (ICGEB), un’Organizzazione Internazionale per la ricerca e l’alta formazione nel sistema delle Nazioni Unite con sedi a Trieste, New Delhi (India) e Cape Town (Sudafrica). Dal 2004 al 2014, è stato Direttore della Sede Italiana dello stesso Centro a Trieste. Dal 2005 è Professore Ordinario di Biologia Molecolare al Dipartimento di Scienze Mediche dell’Università di Trieste. Dal 2000 al 2005 è stato Professore Associato di Biologia Molecolare presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, dove ha fondato e diretto il Laboratorio di Biologia Molecolare.  I suoi interessi scientifici sono rivolti allo sviluppo di terapie innovative per le malattie degenerative, in particolare di farmaci biologici per i pazienti con infarto del miocardio e scompenso cardiaco, settore nel quale è considerato un esperto a livello internazionale. Mantiene anche un forte interesse nella biologia molecolare dell’infezione da HIV-1 e nello sviluppo dell’AIDS. Ha pubblicato più di 320 articoli in extenso in riviste internazionali di prestigio, oltre a una ventina di rassegne o capitoli di libri. Presenta regolarmente la sua attività di ricerca a meeting scientifici e seminari in tutto il mondo.  Pubblica anche con regolarità articoli ed editoriali su quotidiani e riviste di divulgazione scientifica; dal 2011 tiene la rubrica fissa settimanale “Al Microscopio” sul Il Piccolo di Trieste. Dal 2012 è iscritto all’Ordine dei Giornalisti.

Capienza: 250 posti

Tutti gli eventi sono gratuiti, con prenotazione obbligatoria.
Per maggiori informazioni: ogrpublicprogram@fondazioneartecrt.it
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