Oliver Coates in concerto

Oliver Coates usa il violoncello per veicolare melodia, colonne sonore e creare tessiture musicali distorte. La sua produzione per il cinema e la televisione, in particolare colonne sonore per i generi horror e sci-fi, è controbilanciata da una astratta ricerca acustica di fantasia, dalle tracce sonore composte e improvvisate senza un filo narrativo.

La performance in OGR intreccerà, in 60 minuti, suoni forti con dolci melodie romantiche, i suoni barocchi evolveranno sino al doom drone metal, includendo tutta una varietà di temi New Age anni ‘80 e gotici passando per le manipolazioni con la drum-machine.

La presenza dell’assenza caratterizza sia l’arte di Mike Nelson che la musica di Coates, e qui, il suono degli archi dal vivo, con strati di sintetizzatori e percussioni, darà luce alle numerose interpretazioni racchiuse nell'installazione di Mike Nelson L’Atteso.

La performance si svolgerà negli spazi della mostra.

 

Biografie:

Mike Nelson ha influenzato, direttamente e indirettamente, il corso delle esibizioni dal vivo e dei dischi di Oliver Coates fin dai primi anni 2000. Le installazioni di NelsonThe Coral Reef (Tate Britain, 2000), To the Memory of H.P. Lovecraft (Hayward Gallery, 2008) e 408 Tons of Imperfect Geometry (Malmö Konsthall, 2012) hanno ispirato Harmonic Series, una lunga serie di concerti che esplorava i punti di accesso interdetti delle sale da concerto del Southbank Centre di Londra, sfidando le consuetudini della fruizione di un concerto.

Il lavoro di Nelson ha anche avuto un considerevole impatto sui lavori di Coates con violoncello e riproduzione computerizzata di suoni di droni, sulle sue elaborazioni acustiche con tunnel di suono, e sulle strategie musicali che hanno portato al suo approccio alla stratificazione di generi e temi all'interno di album e performance.

Svariate conversazioni e collaborazioni con Nelson hanno portato Coates a performare sul pavimento da lavoro realizzato dall'artista per l’esposizione della V-A-C collection di Mosca alla Whitechapel Gallery di Londra nel 2015. Un saggio sulla risonanza delle stanze dell’opera di Nelson è stato creato per la mostra stessa, mentre un articolo di Coates sulla sovrapposizione di temi in Triple Bluff Canyon(Modern Art Oxford, 2004) di Nelson è uscito su The Wire nel 2016.

Oliver Coates è un violoncellista e produttore londinese. I suoi concerti e dischi si muovono attraverso diverse arene musicali. Le sue pubblicazioni includono un assolo di musica dance elettronica, Upstepping, per PRAH, un disco di improvvisazioni,Remain Calm, con Mica Levi per Slip, e una registrazione di Canticles of the Sky di John Luther Adams per RVNG Intl. La sua pubblicazione da solista più recente èShelley's Zenn-La, sempre per RVNG Intl.

Per parecchi anni Coates ha collaborato con il visual artist Lawrence Lek, per cui ha prodotto i premiati video Unreal Estate e QE3. Nel 2016 ha concepito e sviluppato il primo DEEP∞MINIMALISM festival del Southbank Centre, che ha presentato l’ultima sessione pubblica di Tuning Meditation di Pauline Oliveros.

Negli anni, Coates ha collaborato con Terry Riley, Steve Reich, Jonny Greenwood, Mica Levi and Actress, e attualmente sta lavorando con Laurie Spiegel e John Luther Adams.

Ha preso parte a numerosi festival: Big Ears (US), Documenta (GR), OFF (PL),Rewire e Le Guess Who (NL), Bad Bonn Kilbi (CH), Borealis (NO), Semibreve (PT) eGreen ManLatitudeGlasgow International e Liverpool International Festival of Psychedelia (UK) e si è esibito in concerti per violoncello in tutta Europa e in estremo Oriente. Nel 2017 ha aperto il concerto dei Radiohead all'Old Trafford Cricket Ground e nel 2018 il tour di Thom Yorke in tutta Europa e negli Stati Uniti.

Coates è stato uno degli artisti in residenza al Southbank Centre e, l’anno scorso, ha composto un intero concerto per archi e suoni preregistrati per la performance teatrale Shorelines, ispirata all’inondazione del Mare del Nord nel 1953.

 

Capienza: 150 posti

Tutti gli eventi sono gratuiti, con prenotazione obbligatoria.
Per maggiori informazioni: ogrpublicprogram@fondazioneartecrt.it

 
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