Storia senza perdono. Incontro con Walter Barberis
Si può guardare avanti senza voltarsi indietro? Nel caso della Shoah? Metterci una pietra sopra? Dimenticare, riconciliarsi, perdonare? No.
La Shoah, lo sterminio degli ebrei d’Europa da parte del nazismo, è una vicenda la cui efferatezza non ha precedenti. Ma per rendere conto di questa tragedia, quanto è importante il ruolo dei testimoni e quanto quello della storiografia? È il tema del nuovo, intenso libro di Walter Barberis, recentemente edito da Einaudi.
Dopo aver curato con grande successo, tra febbraio e maggio, i quattro incontri della rassegna Scintille – La guerra anticipa la pace, l’autore torna protagonista di OGR Public Program per presentare il suo ultimo libro, Storia senza perdono.
Il libro inizia con una frase di Primo Levi: «La memoria è uno strumento meraviglioso, ma fallace», che subito individua l’universo concettuale del libro. Di fronte alla scomparsa, giorno dopo giorno, dei testimoni oculari, di fronte al pericolo di una caduta nell’oblio, si rende necessario un nuovo vaglio delle testimonianze acquisite e dei loro limiti. Ma soprattutto, un ricorso deciso alla storia, disciplina chiave per la trasmissione del sapere e per una solida comprensione di ciò che è stato. Il libro rende conto dei diversi aspetti della ricezione della Shoah, da un iniziale disinteresse e incredulità nei confronti dei sopravvissuti, a una successiva “ipertrofia” della memoria – l’«era del testimone» – fino a non isolati e clamorosi casi di impostura.
Incontro in collaborazione con Einaudi e Circolo dei Lettori.
Biografia
Walter Barberis insegna Storia moderna e Metodologia della ricerca storica presso l’Università di Torino. Ha pubblicato numerosi studi sulla formazione delle classi dirigenti, in età moderna e, in particolare, Le armi del Principe. La tradizione militare sabauda (Einaudi 1988 e 2003). Sempre per Einaudi ha curato la Storia d’Europa (1993-96), Il libro del Cortegiano di Baldassar Castiglione (1998, 2017), l’Annale della Storia d’Italia 18. Guerra e pace, il volume I Savoia (2007) e La Compagnia di San Paolo (2013). Ha pubblicato inoltre Il bisogno di patria (Einaudi 2004 e 2010).
Capienza: 150 posti
Tutti gli eventi sono gratuiti, con prenotazione obbligatoria.
Per maggiori informazioni: ogrpublicprogram@fondazioneartecrt.it
IMPORTANTE: Si garantisce l’ingresso ai titolari di biglietto fino a 15 minuti dall’inizio dell’incontro, dopo i quali i posti inoccupati saranno messi a disposizione dei non prenotati.
La Shoah, lo sterminio degli ebrei d’Europa da parte del nazismo, è una vicenda la cui efferatezza non ha precedenti. Ma per rendere conto di questa tragedia, quanto è importante il ruolo dei testimoni e quanto quello della storiografia? È il tema del nuovo, intenso libro di Walter Barberis, recentemente edito da Einaudi.
Dopo aver curato con grande successo, tra febbraio e maggio, i quattro incontri della rassegna Scintille – La guerra anticipa la pace, l’autore torna protagonista di OGR Public Program per presentare il suo ultimo libro, Storia senza perdono.
Il libro inizia con una frase di Primo Levi: «La memoria è uno strumento meraviglioso, ma fallace», che subito individua l’universo concettuale del libro. Di fronte alla scomparsa, giorno dopo giorno, dei testimoni oculari, di fronte al pericolo di una caduta nell’oblio, si rende necessario un nuovo vaglio delle testimonianze acquisite e dei loro limiti. Ma soprattutto, un ricorso deciso alla storia, disciplina chiave per la trasmissione del sapere e per una solida comprensione di ciò che è stato. Il libro rende conto dei diversi aspetti della ricezione della Shoah, da un iniziale disinteresse e incredulità nei confronti dei sopravvissuti, a una successiva “ipertrofia” della memoria – l’«era del testimone» – fino a non isolati e clamorosi casi di impostura.
Incontro in collaborazione con Einaudi e Circolo dei Lettori.
Biografia
Walter Barberis insegna Storia moderna e Metodologia della ricerca storica presso l’Università di Torino. Ha pubblicato numerosi studi sulla formazione delle classi dirigenti, in età moderna e, in particolare, Le armi del Principe. La tradizione militare sabauda (Einaudi 1988 e 2003). Sempre per Einaudi ha curato la Storia d’Europa (1993-96), Il libro del Cortegiano di Baldassar Castiglione (1998, 2017), l’Annale della Storia d’Italia 18. Guerra e pace, il volume I Savoia (2007) e La Compagnia di San Paolo (2013). Ha pubblicato inoltre Il bisogno di patria (Einaudi 2004 e 2010).
Capienza: 150 posti
Tutti gli eventi sono gratuiti, con prenotazione obbligatoria.
Per maggiori informazioni: ogrpublicprogram@fondazioneartecrt.it
IMPORTANTE: Si garantisce l’ingresso ai titolari di biglietto fino a 15 minuti dall’inizio dell’incontro, dopo i quali i posti inoccupati saranno messi a disposizione dei non prenotati.