Arthur Jafa | RHAMESJAFACOSEYJAFADRAYTON
Le OGR Torino
presentano
ARTHUR JAFA
RHAMESJAFACOSEYJAFADRAYTON
Una mostra di OGR Torino in collaborazione con Serpentine
A cura di Claude Adjil, Judith Waldmann con Hans Ulrich Obrist
OGR Cult | Binario 1
Fino al 12 febbraio 2023, aperti gratuitamente dal giovedì alla domenica
Giovedì e venerdì, h 18 – 22
Sabato e domenica, h 10 – 20
Ingresso gratuito
Giovedì 19 gennaio 2023 la mostra chiuderà alle ore 21
OGR Torino presenta RHAMESJAFACOSEYJAFADRAYTON, la prima personale dedicata all’artista e regista statunitense Arthur Jafa da un’istituzione italiana, fino al 12 febbraio 2023.
Una domanda ricorrente guida la pratica artistica di Arthur Jafa: come possono i media, gli oggetti, le immagini statiche e quelle in movimento trasmettere la potenza, la bellezza e l’alienazione proprie della Black music statunitense? Un’indagine alla quale allude anche il titolo della mostra, citando i nomi di tre chitarre elettriche: Arthur Rhames (1957–1989), Pete Cosey (1943–2012), Ronny Drayton (1953–2020).
Una pratica che comprende film, manufatti, e happenings, che sfidano ogni categorizzazione in una ricerca sulla Black culture negli Stati Uniti di un’intensità e complessità senza precedenti. Realizzate in oltre tre decenni, le opere multidisciplinari di Arthur Jafa mettono in discussione alcuni assunti culturali dominanti su temi identitari e razziali attraverso esperienze cinematografiche sperimentali e immersive. Alla 58° Biennale di Venezia (2019), con l’opera “The White Album”, esposta in mostra a May You Live in Interesting Times al Padiglione Centrale dei Giardini, è stato premiato con il Leone d’oro come miglior artista.
Commissionato e prodotto da OGR Torino in collaborazione con Serpentine, curato da Claude Adjil e Judith Waldmann con Hans Ulrich Obrist, il progetto RHAMESJAFACOSEYJAFADRAYTON nasce da un’idea di Amira Gad ed è parte del tour della mostra di Jafa A Series of Utterly Improbable, Yet Extraordinary Renditions promosso da Serpentine. La mostra è concepita dall’artista per gli spazi del Binario 1 come un’unica grande installazione e riunisce alcuni dei lavori più recenti dell’artista, mai esposti prima in Italia.
A evidenziare la relazione con la musica e la contaminazione tra differenti discipline e media proprie della pratica di Arthur Jafa, in occasione dell’inaugurazione, il pianista e compositore jazz Jason Moran, la violoncellista e compositrice Okkyung Lee e il bassista Melvin Gibbs si sono esibiti insieme, nel Duomo di OGR Torino, per una serata ideata dall’artista.
A partire dall’8 dicembre il pubblico è invitato a scoprire una nuova installazione che completa il percorso in mostra: More or Less, un grande billboard – di 9 metri x 6 – che riflette ulteriormente sull’archivio come strumento fondamentale, attraverso cui guardare alla contemporaneità.
L’opera ruota attorno alla frase "Less is Morbid", riportata in rilievo su una serie di immagini disturbanti tratte dai Picture Books di Jafa. Distorcendo il motto modernista "less is more", il billboard invita ad abbandonare quei diktat tipici del XX secolo, ormai decaduti. E allo stesso tempo, Jafa mostra l’evoluzione allarmante e morbosa della società verificatasi dagli anni Cinquanta in poi. Le immagini, come in un manifesto, testimoniano i fallimenti e le deformazioni della positività razionalista e spronano ad abbandonare questo lascito del passato.
Cover image:
Arthur Jafa
AGHDRA, 2021
Video Still
© Arthur Jafa, Courtesy of the artist and Gladstone Gallery
#WeAreOGR #OGRTorino
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