Keiji Haino & Masayoshi Fujita @ OGR Torino

Quando

15 mar 26

domenica 15 marzo '26

Prezzo

€ 5 - 10

Keiji Haino & Masayoshi Fujita


Domenica 15 marzo 2026 | H 18
Binario 3 e Duomo | OGR Torino


Un evento co-prodotto da OGR Torino e MAO Museo d’Arte Orientale, curato da Chiara Lee e Freddie Murphy, parte dei public program delle mostre Electric Dreams. Art and Technology Before the Internet e The Soul Trembles di Chiharu Shiota


Ingresso alle performance dedicato ai possessori del biglietto di mostra valido per il giorno dell'evento


L’accesso è incluso nel biglietto della mostra ELECTRIC DREAMS (intero € 10, ridotto € 8) o nel biglietto combo (intero € 12, ridotto € 10) valido per il giorno della performance.
In occasione dell’evento le mostre resteranno aperte fino alle ore 21. Possibilità di prenotare una visita guidata alle ore 17.
La tariffa ridotta è destinata a soci ARCI, FAI, TCI, studenti fino a 25 anni, Over 65, Abbonamento Musei e soci ICOM.


 

Domenica 15 marzo 2026, le OGR Torino ospitano un evento speciale che riunisce due protagonisti della scena musicale sperimentale giapponese, Keiji Haino e Masayoshi Fujita. Due universi sonori distanti e complementari si incontrano in una serata che attraversa noise, improvvisazione e ambient, esplorando le possibilità più radicali dell’ascolto contemporaneo.

KEIJI HAINO
Un’icona della controcultura musicale giapponese, Keiji Haino è tra gli artisti più affascinanti e influenti del panorama sperimentale contemporaneo. Figura misteriosa e carismatica, al centro della scena rock psichedelica e noise giapponese, Haino debutta nel 1970 con il gruppo Lost Aaraff e raggiunge la notorietà con il trio Fushitsusha.

L’album solista Watashi Dake/Only Me (1981) segna una tappa fondamentale della sua carriera: con voce e chitarra crea improvvisazioni di straordinaria intensità emotiva. In quasi cinquant’anni di attività, Haino ha esteso il suo linguaggio sonoro a ogni tipo di strumento — chitarra, voce, batteria, elettronica, percussioni, sintetizzatori, ghironda e strumenti della tradizione popolare — fondendo noise, blues e free jazz in un linguaggio unico.

Ha collaborato, tra gli altri, con Tatsuya Yoshida/Ruins, Masami Akita/Merzbow, Tony Conrad, John Zorn, Thurston Moore, Peter Brötzmann, Fred Frith, Bill Laswell, Faust, Jim O’Rourke e Oren Ambarchi, oltre che con artisti visivi come Christian Marclay e Cameron Jamie.

A Torino, si esibirà con la polygonola, uno strumento poligonale piatto in metallo costruito a partire dalla teoria della vibrazione bidimensionale da Naoki Skura.

MASAYOSHI FUJITA
Vibrafonista giapponese e raffinato tessitore di paesaggi sonori ambient, Masayoshi Fujita si distingue per la capacità di fondere vibrazioni acustiche e sensibilità elettroniche. Dopo gli esordi alla batteria, si dedica al vibrafono, elaborando un linguaggio personale che unisce improvvisazione, minimalismo e ricerca timbrica.

Fujita prepara spesso il suo strumento con pezzi di metallo, strisce di alluminio e altri oggetti, ampliando le possibilità sonore del vibrafono senza alterarne la natura. Ha pubblicato cinque album con la londinese Erased Tapes — Stories (2013), Apologues (2015), Book of Life (2018), Bird Ambience (2021) e Migratory (2024) — e collaborato con artisti come Jan Jelinek e Guy Andrews.