Natália Trejbalová – About Mirages and Stolen Stones

Quando

05 nov 20 - 15 nov 20

giovedì 05 novembre '20

domenica 15 novembre '20

Prezzo

Gratis

Dove

Binario 2

Le OGR Torino, in collaborazione con Artissima Fondazione per l'Arte Moderna e Contemporanea CRT
presentano


About Mirages and Stolen Stones
di  Natália Trejbalová


In ottemperanza alle prescrizioni del DPCM del 3 novembre 2020, l'evento è rinviato a data da destinarsi.
Le attività delle OGR Cult proseguono online, sul sito e sui canali social OGR.



L’idea del film About Mirages and Stolen Stones, nasce dall’interesse di Natália Trejbalová per la narrazione speculativa e per le teorie del complotto, in particolare, in questo video, The Flat Earth Theory – teoria per cui la superficie terrestre sarebbe piatta.


Nonostante la possibilità, oggi aperta ad un numero crescente di persone, di accedere a strumenti di visualizzazione estremamente efficaci, come Google Earth, l’antica convinzione che la Terra sia piatta è tornata a far parlare di sé, trovando molti nuovi seguaci.  Il rinnovato successo di questa teoria, nella visione dell’artista, è presa a modello della diffusione di un relativismo estremo circa l’attendibilità dei modelli esplicativi rivolti al funzionamento del mondo, mentre le gerarchie delle conoscenze, inclusa la distinzione sociale tra esperti e non esperti, appaiono sempre più sfumate.


Il film è diviso in tre atti tra loro complementari. Il primo, and then we cut the ground from under, è pensato come un’introduzione al mondo della Terra piatta, raccontato da una scienziata che sta indagando sul fenomeno. La narratrice espone le sue ipotesi spiegando la nuova conformazione geofisica, la creazione del Bordo Terrestre e del Grande Arcobaleno, concetti chiave del suo pensiero. Sembra che dal momento in cui la Terra è andata incontro al cosiddetto appiattimento, il mondo si sia semplificato e l’umanità abbia cominciato a perdere conoscenze, lingue, numeri, immagini e in generale l’attitudine a comprendere la complessità.


 

Il secondo capitolo, Where is when the Sun never rises, è dedicato al Bordo Terrestre. La narrazione entra nel dettaglio di quest’area misteriosa, la colonna sonora e la voce della narratrice evolvono. Lentamente le sue riflessioni diventano meno razionali e sempre più personali. Sotteso a tutto il film emerge un parallelo tra la narrazione speculativa sull’appiattimento della Terra e la reale responsabilità dell’uomo per la distruzione del pianeta e dei suoi ecosistemi.


 

Nel terzo e ultimo capitolo, “Once, returning…” she said, l’unico girato esclusivamente in esterna, la narrazione cambia, diventa un canto, una litania sulla perdita. La voce della protagonista si trasforma in un lied, come se lei fosse l’unica a rimpiangere il mondo di una volta. Qui la musica prende il sopravvento sulle immagini che invece diventano astratte, orizzonti marini in cerca di miraggi.


Natália Trejbalová (Košice, Slovakia, 1989) vive e lavora a Milano.


Tra le recenti mostre personali e collettive: About Mirages and Stolen Stones, Case Chiuse HQ, Milano (IT, 2020); and then we cut the ground from under, 35M2, Praga (CZ, 2020); Il pianeta come festival, Spazio Maiocchi, Milano (IT, 2020); L'aureola nelle cose : sentire l'habitat, Pinacoteca Nazionale di Bologna, (IT, 2020); Teatrum Botanicum, PAV, Torino (IT, 2019); Sink Vol. II presentation, Fondazione Pini, Milano (IT, 2019); Plastic Heart, Galerie Mesta Pardubice (CZ, 2019); Contingent Behaviours, Gossamer Fog, Londra (UK, 2019); Midasův Dotyk, Oblastní galerie, Liberec (CZ, 2018); Synthetic Hapticality, Enclave, Londra (UK, 2018); Solo Figli, L’Esprit Nouveau, Bologna (IT, 2017); XVI Quadriennale di Roma (IT, 2016); The Wrong Biennale, Galerie Charlot, Paris (FR, 2016); Livenel Performing Arts Festival, Palazzo Ex-Enel, Piacenza (IT, 2016); SITUATIONS/Vanishing, Fotomuseum Winterthur, Winterthur (CH, 2015).


Il progetto espositivo è parte del programma di Biennale Tecnologia del Politecnico di Torino