Cyprien Gaillard | Retinal Rivalry

Quando

Dal 30 ottobre 2024 al 02 febbraio 2025

mercoledì 30 ottobre '24

domenica 02 febbraio '25

Cyprien Gaillard, Retinal Rivalry
A cura di Samuele Piazza


INGRESSO GRATUITO


Dal 30 ottobre 2024 al 02 febbraio 2025 | Binario 1, OGR Torino


ORARI D’APERTURA
Giovedì e venerdì, H 18 – 22
Sabato e domenica, H 10 – 20


ORARI D’APERTURA STRAORDINARIA
Giovedì 26 dicembre | H 10 – 20
Lunedì 06 gennaio | H 18 – 20


MOSTRA CHIUSA
24 dicembre / 25 dicembre / 1 gennaio / 2 gennaio / 3 gennaio
17 gennaio / 18 gennaio


VISITE GUIDATE GRATUITE
A cura di Arteco
prenotazioni disponibili
21 e 22 dicembre 2024, H 18
26 dicembre 2024, H 18
28 e 29 dicembre 2024, H 18
4, 5 e 6 gennaio 2025, H 18


Le OGR Torino presentano Retinal Rivalry, mostra personale di Cyprien Gaillard, a cura di Samuele Piazza.

Il lavoro è commissionato dalle OGR Torino e co-prodotto dalle OGR Torino, Fondation Beyeler, Haus der Kunst München, il Ministero della Cultura Francese, Medienboard Berlin-Brandenburg, Sprüth Magers e Gladstone Gallery.

Al centro dell’installazione è l’omonima opera video di Gaillard, che continua la sua esplorazione delle potenzialità della stereoscopia, un viaggio iniziato con Nightlife (2015).

Utilizzando la cinematografia 3D e riprese all'avanguardia girate a 120 FPS e proiettate in 4K, Retinal Rivalry è un viaggio sia concreto che spirituale nell’ambiente costruito della Germania.

Si passa dall'Oktoberfest alle rovine romane racchiuse in un parcheggio degli anni '70 sotto la cattedrale di Colonia, da un Burger King all'interno di un'ex sottostazione elettrica per l'area dei raduni nazisti a Norimberga fino allo scontro delle infrastrutture turistiche con il romantico paesaggio di Bastei, rinomato per i suoi scorci immortalati dal pittore Caspar David Friedrich; da una statua del compositore rinascimentale franco-fiammingo Orlande de Lassus, ora un memoriale improvvisato dedicato a Michael Jackson a Monaco, fino a un netsuke giapponese raffigurante un commerciante olandese del XVII secolo.

Tra visioni di vuoto e ricreazioni scultoree, Retinal Rivalry si estende oltre lo schermo, fondendosi con lo spazio espositivo e alterando la percezione del mondo dei visitatori. Gaillard guida lo sguardo dello spettatore attraverso paesaggi urbani, dove trascurati dettagli secondari diventano protagonisti e alcuni elementi quotidiani vengono improvvisamente reinterpretati.

Ad accompagnare le immagini e il loro senso di straniamento è un lavoro meticoloso sulla colonna sonora, arrangiata da Gaillard e composta da una varietà di fonti, tra cui brani ritrovati di musica giavanese, registrazioni sul campo dagli archivi dell'UNESCO e un piccolo organo per le strade di Weimar per commemorare Johann Sebastian Bach, suonato con una gamba rotta.

La stereoscopia è stata spesso liquidata come mero spettacolo e utilizzata come strumento "accessorio" per interessi commerciali, ma Gaillard riporta il mezzo al suo vero potenziale, sottolineando le sue qualità scultoree, spettrali e psichedeliche. In Retinal Rivalry, la narrazione tradizionale viene abbandonata a favore della visione pura. Come pensava Sergej Ejzenštejn il cinema stereoscopico “risucchia” lo spettatore, inghiottendolo e penetrandolo, rispondendo a bisogni profondi di creare unità, gettando un ponte sul golfo tra lo spettatore e il mondo sullo schermo.