Tino Sehgal – a cura di Luca Cerizza
a cura di Luca Cerizza
Per gli ampi spazi delle OGR Sehgal ha ideato una complessa coreografia che ha visto la partecipazione di più di cinquanta interpreti, pensata come un unico grande movimento in continua mutazione durante il corso della settimana.
Nell'ambito della rubrica "Come nasce una mostra" il Direttore Artistico Nicola Ricciardi ha raccontato il dietro le quinte della mostra Tino Sehgal, a cura di Luca Cerizza.
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TINO SEHGAL
a cura di Luca Cerizza
Il 2 febbraio veniva inaugurato il programma Arti Visive del 2018 Tino Sehgal, con un progetto a cura di Luca Cerizza: l’artista anglo-tedesco conosciuto in tutto il mondo per le sue elaborate azioni collettive che sfidano le tradizionali relazioni tra arte e spettatore, già Leone d’Oro alla Biennale di Venezia 2013, è tornato per la prima volta in Italia con un progetto personale da lui appositamente pensato per il Binario 1 delle OGR dopo aver realizzato la mostra nel 2008 con la Fondazione Nicola Trussardi e aver rappresentato la Germania alla Biennale di Venezia del 2005.
Per gli ampi spazi delle OGR Sehgal ha ideato una complessa coreografia che vedeva la partecipazione di più di cinquanta interpreti, pensata come un unico grande movimento in continua mutazione durante il corso della settimana. Da quello che Sehgal ha definito come uno “sciame” di corpi, da una coreografia che presentava movimenti pensati appositamente per questa occasione, hanno avuto origine una serie di specifiche “situazioni”. In questa presentazione le singole opere dell’artista – considerate come entità discrete che possono essere separate tra di loro e dal processo della loro produzione – sono diventate scene o momenti, elementi che hanno preso forma temporaneamente in un gioco d’incontri che rispondevano a circostanze specifiche: il numero degli spettatori, il loro modo di interagire o il periodo del giorno in cui questi incontri avvenivano.