"Cos'è un fidanzato invisibile?
La versione digitale di un vero fidanzato, ma senza il peso e i problemi.
Le conversazioni sono generate da veri scrittori creativi. Nessun bot."
I lavoratori di “Invisible Boyfriend”, l’app che dota i propri utenti di un fidanzato virtuale, fanno parte di una classe emergente di freelance precari che forniscono lavoro affettivo online. Nel mio ultimo progetto, Technologies of Care (Tecnologie della cura), rendo visibile questa nuova forza-lavoro che, attraverso una varietà di siti web e app, fornisce ai clienti esperienze personalizzate, stimoli erotici, compagnia e sostegno emotivo. Tra le storie raccolte ci sono quelle di un fan in affitto per social media, un’artista ASMR (Autonomous Sensory Meridian Response), un coach d’incontri online e un chatbot umano. Nel progetto a cui sto lavorando ora “I’ll Learn to See Myself Exactly as You Want Me To,” (Imparerò a vedermi esattamente come vuoi) estendo la stessa esplorazione all'infrastruttura umana che sostiene l'Intelligenza Artificiale. Il progetto è il risultato di un'esperienza di tre mesi come operatrice micro-attività per aziende del settore della visione artificiale. È una documentazione relativa al lavoro sottopagato, poco qualificato e spesso alienante legato ai test e alla correzione degli errori di visione delle macchine. Tra le attività svolte, per esempio, ci sono il controllo degli errori per i sistemi di rilevamento di movimento installati sulle auto a guida autonoma, e la registrazione delle mie espressioni facciali, da utilizzare per l’addestramento degli algoritmi di rilevamento delle emozioni.