EXPOSED 2025

EXPOSED 2025
Almost Real. From Trace to Simulation


Una mostra co-prodotta da Exposed e OGR Torino
a cura di Samuele Piazza e Salvatore Vitale


Dal 16 aprile al 2 giugno 2025


Opening 16 aprile 2025, H 20
Binario 2 | OGR Torino


Ingresso gratuito


ORARI MOSTRA
Giovedì e Venerdì | H 18 - H 22
Sabato e Domenica | H 10 - H 20


Visite guidate - prenotazioni disponibili
Sabato 19 aprile | H 17.30
Domenica 20 aprile | H 17.30
Sabato 26 aprile | H 17.30
Domenica 27 aprile | H 17.30
Sabato 3 maggio | H 17.30
Domenica 4 maggio | H 17.30


Aperture straordinarie
Venerdì 18 Aprile (Venerdì Santo) | H 10 - 22
Domenica 20 Aprile (Pasqua) | H 10 - 20
Lunedì 21 Aprile (Pasquetta) | H 10 - 20
Venerdì 25 Aprile (Festa della Liberazione) | H 10 - 20
Giovedì 1 Maggio (Festa del Lavoro) | H 10 - 20
Sabato 10 Maggio | 10 - 21
Domenica 11 Maggio | 10 - 21
Lunedì 2 Giugno (Festa della Repubblica) | H 10 - 20


Per il secondo anno consecutivo le OGR Torino collaborano con EXPOSED Torino Foto Festival e presentano Almost Real - From Trace to Simulation, Quasi Reale - Da Traccia a Simulazione, una collettiva a cura di Samuele Piazza e Salvatore Vitale che esplora la relazione tra fotografia e simulazione nell’era dei generatori di immagini AI.

L’immagine fotografica del nuovo millennio si converte da traccia del reale a mera simulazione operata dai nuovi strumenti tecnologici, le cui immagini sembrano “farsi da sé”. La mostra intende problematizzare proprio questo passaggio attraverso le opere di tre artisti dalle pratiche estremamente eterogenee.

Alan Butler con la serie Virtual Botany Cyanotypes crea un catalogo di una vegetazione immaginaria proveniente dal mondo dei videogiochi che fonde informazioni digitali con materiale fisico attraverso il mezzo della fotografia con cianotipia.
I tecno-reperti di Nora Al-Badri, realizzati a partire da manufatti mesopotamici, neo-sumerici e assiri provenienti dagli archivi fotografici di alcune istituzioni museali, offrono prospettive critiche e storiche sul rapporto tra patrimonio culturale e pensiero coloniale, per ricostruire una nuova memoria collettiva e contestare le narrazioni museologiche esistenti.
L’opera Empty Rider (2024) di Lawrence Lek presenta un’auto a guida autonoma sotto processo per il tentato omicidio del suo stesso creatore. Questo racconto fantascientifico creato in computer grafica esplora l’identità, l’agency e le emozioni nell’era dell’intelligenza artificiale, offrendo un’importante occasione di riflessione sui limiti e sul potenziale di un’etica costruita da sistemi non umani.