Wong Ping | Dear Can I Give You a Hand?

Quando

10 ott 20 - 11 ott 20

sabato 10 ottobre '20

domenica 11 ottobre '20

Prezzo

Gratis

Dove

OGR Cult

10 e 11 ottobre, h 10.00 am – h 8.00 pm
OGR Cult | Duomo
Wong Ping - Dear Can I Give You a Hand?


video installazione, 2018, 12 min. loop



Nel tipico stile dell'artista Wong Ping, l'installazione Dear Can I Give You a Hand? – originariamente realizzata per una mostra al Guggenheim di New York – è un’animazione video su un ledwall freestanding che presenta, con la sua grafica DIY ispirata ai videogiochi arcade, lo scenario di un futuro distopico.

Le animazioni di Wong Ping nascondono, dietro la grafica e i colori ingenui, un mondo popolato dalle peggiori perversioni: l'estetica chiassosa dei video ci immerge in mondi distopici che indagano desideri inconfessabili, ingerenze politiche e rapporti sociali complessi. Unendo fantasmagorie a critiche sociali, il lavoro dell'artista è al tempo stesso divertente e disturbante, e gioca sui limiti imposti alla libertà dalla politica e dalla censura, con una buona dose di humor nero.

La conturbante e surreale storia di abusi e sopraffazioni all'interno di una famiglia è alla base della favola nera Dear Can I Give You a Hand?. La storia mette in scena i conflitti generazionali tra una giovane coppia di sposi e il suocero con cui sono costretti a condividere la casa: tra sfratti, furti e desideri inconfessabili, la quotidianità dei personaggi si sviluppa tra vicende improbabili, in un ménage à trois basato su giochi di ruolo, invidie, proiezioni psicanalitiche e frustrazioni.

Camminando sul confine tra shock e umorismo, i video animati di Wong Ping esprimono le sue osservazioni sulla società contemporanea attraverso aneddoti di fantasia che rivelano i tratti più profondi nascosti della natura umana. Nel video l’artista affronta le tensioni intergenerazionali causate dal ritmo incessante dell'economia digitale.

 

Wong Ping vive e lavora a Hong Kong. Emerso dalla scena culturale underground della città, Ping ha iniziato la sua carriera nel campo della televisione prima di fondare il Wong Ping Animation Lab nel 2014, per approdare al mondo dell'arte. La sua pratica artistica si basa su un linguaggio visivo proveniente dal mondo dell'animazione pop, dalla grafica chiassosa dei videogiochi degli anni Ottanta, sempre al limite tra il divertente e il disturbante, tra la fantasmagoria e la critica sociale.

Tra le mostre recenti: Heart Digger, Camden Arts Centre (Londra, 2019); Golden Shower, Kunsthalle Basel (Basel 2019); Who's the Daddy, Capri (Düsseldorf, 2018); One Hand Clapping, Solomon R. Guggenheim Museum (New York, 2018); Songs for Sabotage, New Museum (New York, 2018). I suoi lavori fanno parte delle seguenti collezioni: M+ (Hong Kong), KADIST (Paris/San Francisco), Solomon R. Guggenheim Museum (New York), Fosun Art Foundation (Shanghai). Nel 2018, ha ricevuto il premio inaugurale Camden Arts Emerging Arts Prize. Nel 2019, è stato uno dei vincitori del concorso Ammodo Tiger Short al 48° Festival Internazionale del Cinema di Rotterdam.